☰  
×
eidos

Cinema e Amori

Nel film

Interstellar

L’amore al di là dei confini temporo-spaziali del mondo

Benedetto Genovesi e Samantha van Wel

Interstellar è un film del 2014, diretto da Christopher Nolan, il quale ha scritto la sceneggiatura insieme al fratello Jonathan. Inoltre, il fisico quantistico Kip Thorne, del California Institute of Technology (CIT), che è tra i maggiori esperti internazionali della teoria della relatività, ha contribuito al film in qualità di consulente scientifico.

Interstellar, nel 2015, ha vinto il premio Oscar per i migliori effetti speciali e ha ricevuto altre quattro candidature per migliore colonna sonora, migliore montaggio sonoro, migliore sonoro e migliore scenografia.

Entrando dentro la trama del film, vediamo che l’ex pilota della NASA, Joseph Cooper, lavora come agricoltore in una fattoria di campagna, insieme ai suoi figli, Tom e Murph.  

La ragazza Murph nota strani fenomeni paranormali che avvengono nella libreria della sua camera da letto, come l’improvvisa caduta di libri, che lei immagina siano dovuti alla presenza di un fantasma. C’è qualcosa che c’è, ma non si vede. Il padre, osservando le particelle di sabbia sul pavimento della camera da letto della figlia, nota un preciso ordine geometrico che si rivela essere un codice di determinate coordinate geografiche che conducono a una struttura segreta della NASA. Qui, il professor John Brand, in collaborazione con sua figlia Amelia e altri scienziati che stanno organizzando la missione Lazarus, convincono Joseph Cooper ad accettare di intraprendere un viaggio interstellare sui tre pianeti della missione. Si deve attraversare un cunicolo temporo-spaziale (ponte di Einstein-Rosen o buco di verme) che è un’ipotetica struttura topologica che connette diversi punti dello spazio-tempo associate al campo spaziale, apparso misteriosamente vicino a Saturno. La fantascienza entra in connessione con la scienza del mondo psichico.

 

 

Un punto fondamentale del film è il momento in cui Joseph Cooper, apprestandosi ad iniziare il viaggio interstellare, comunica alla figlia la sua decisione di partire. La reazione di Murph è molto toccante, esprime sofferenza, rabbia e angoscia. Teme di poter essere abbandonata dal padre e di perdere così l’amore. Il legame tra il padre e la figlia è infatti molto profondo ed è il cuore emotivo del film. Murph è una ragazza intelligente e curiosa, che condivide l’interesse e la passione della scienza con il padre. Tuttavia, come detto, nel momento in cui il padre le annuncia la sua decisione di andare via per la missione interstellare, la figlia vive una forte angoscia di separazione, al punto da rifiutarsi di salutarlo, lasciando così un sospeso di non detti che generano forti turbolenze emotive.

Vediamo come durante il viaggio interstellare si entra misteriosamente in un’altra galassia, in cui avvengono enormi maremoti che provocano un notevole incurvamento dello spazio e un considerevole slittamento del tempo. Si attiva una danza cosmica ritmica, potente e, a tratti, anche violenta tra l’andare e il tornare, il separarsi e il ritrovarsi.

L’amore tra padre e figlia (sia tra il pilota Joseph e Murph Cooper che tra il professor John e Amelia Brand), così, smuove gli orizzonti e modifica le coordinate temporo-spaziali, essendo in grado di fare passare molto più velocemente il tempo, probabilmente nel tentativo di velocizzare il momento del re-incontro.

Vediamo, infatti, come il tempo scorre in maniera molto diversa tra le due dimensioni: mentre sulla Terra sono passati decine di anni e i personaggi diventano adulti e invecchiano; invece, in Cielo sulla navicella spaziale per Joseph Cooper il tempo sembra essersi fermato. Si crea un’interconnessione tra due dimensioni apparentemente incompatibili eppure coesistenti e in costante relazione tra loro. Questo è il potere della relatività. Difatti, è fondamentale notare che dal dolore si può generare amore reciproco. Così, il legame d’amore viene mantenuto vivo, riuscendo ad andare oltre ogni ostacolo e ogni limite temporospaziale. Il rapporto tra Murph e Joseph esprime tutta la potenza dell’amore che trascende ogni distanza e permane sempre presente, come un filo rosso invisibile che non si recide mai. E’ come un fantasma sempre presente che ha il potere di tenere legate due persone che si amano, anche se si trovano a distanze siderali l’uno dall’altra. Come ci spiega la fisica quantistica, un elettrone da solo non va da nessuna parte, ma esiste solamente se entra in relazione con un altro elettrone. Infatti, come sappiamo, ogni cosa è interconnessa e le persone esistono solamente se sono in relazione tra loro. 

È commovente la comunicazione a distanza che avviene tramite scambi di videomessaggi soprattutto tra padre e figlia, quando Murph, dopo anni di silenzio, finalmente esprime e condivide con il padre il suo dolore per l’abbandono e gli ricorda la promessa del suo ritorno.

Nel corso del film, Murph ormai anziana, attraverso l’esperienza della vita, riesce gradualmente a fare pace con le sue emozioni e ad elaborare le sue angosce abbandoniche. La separazione, come sappiamo, può essere accettata e tollerata attraverso la possibilità di introiettare l’oggetto d’amore e portare dentro l’amore stesso.    

L’amore così è l’unica forza che riesce a trascendere le dimensioni dello spazio e del tempo. Si diffonde nello spazio e permane nel tempo come unico senso della vita.

Non differentemente dall’amore madre-figlio, anche l’amore padre-figlia, come rappresentato nel film, è in grado di superare le correnti gravitazionali e intergenerazionali, riuscendo ad andare al di là dei confini temporo-spaziali. 

 

 

Titolo originale: Interstellar

Paese di produzione: USA e UK

Anno: 2014

Regia: Christopher Nolan

Sceneggiatura: Christopher e Jonathan Nolan

Fotografia: Hoyte van Hoytema

Cast: Matthew McConaughey, Anne Hathaway, Jessica Chastain, Michael Caine, Mackenzie Foy, Ellen Burstyn

Casa di produzione: Legendary Pictures, Syncopy Films, Linda Obst Production

Distribuzione in Italia: Warner Bros

 

 

Vedi tutto il numero





La redazione è a disposizione con gli aventi diritto con in quali non è stato possibile comunicare, nonché per eventuali involontarie omissioni o inesattezze nelle citazioni delle fonti dei brani o delle foto riprodotti in questa rivista.