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Cinema e donne

Serie Tv

The gentlemen

Susie e le altre. La bella voglia di normalità

Adelia Lucattini

The Gentleman è una serie televisiva del genere action comedy creata e diretta da Guy Ritchie per Netflix . È uno spin-off del film omonimo del 2019 dello stesso Ritchie.  La serie uscita il 7 marzo 2024, prende il nome dal personaggio interpretato da Theo James, Edward “Eddie” Horniman Duca di Halstead.

Edward, ufficiale dei Caschi blu dell'ONU, mentre si trova in Turchia al confine con la Siria, viene improvvisamente richiamato in patria a seguito della morte del padre. Pur essendo il secondogenito, eredita inaspettatamente la tenuta di famiglia di 15.000 acri (6000 ettari) e il titolo di Duca di Halstead. Ben presto Edward a seguito della visita di Susan “Susie” Glass (Kaya Scodelario), scopre che la proprietà è in mano a narcotrafficanti, parte di un impero latifondista dove si coltivano intensivamente piantagioni sotterranee di cannabis. Susan, personaggio centrale della serie Tv, è la rampolla ed erede, suo malgrado, delle attività illecite di una stirpe di narcotrafficanti inglesi. Susie è una giovane donna elegante ed intelligente, colta e raffinata, pragmatica e, all’occorrenza, spietata. La produzione di cannabis, la vendita e la gestione degli affari illegali legati a narcotraffico, sono gestiti da Susie stessa, nella vita “borghese” di una colta gallerista di rare opere d’arte. Poichè il fratello Jack Glass (Harry Goodwins) si dedica al pugilato professionistico ed è un personaggio tanto imbelle quanto ottuso, Susie è incaricata dal proprio padre, il criminale Bobby Glass (Ray Winstone) di occuparsi degli “affari”. Bobby Glass compare in ogni puntata, mentre sta scontando una lunga pena in una prigione dorata da cui esercita il suo protervo e violento potere, motore immobile dei traffici illeciti del gruppo criminale di cui è il capo. Appare sempre sul terrazzo di un edificio (che dovrebbe essere un carcere), in un’ immancabile vestaglia di seta, mentre alleva con cura paranoica piccioni viaggiatori e dove riceve numerosi ospiti. Immerso in un lusso sfrenato, è sempre circondato da servitori e chef di prim’ordine.

Fin dalla prima puntata il Duca Eddie si trova a destreggiarsi in un mondo di personaggi minacciosi con programmi nefasti, mentre cerca di proteggere la sua tenuta e restare in vita, con l’apparente mediazione, in realtà la subdola e incalzante opera di persuasione, di Susie.

 

 

Fin dall'inizio, la serie appare improntata a esplorare l’intimità affettiva dei due protagonisti, Eddie e Susie, con una sorta di ricerca di un ritorno alle origini da parte di Edward e per Susan un’emancipazione dall’ambiente criminale da cui proviene, attraverso l’educazione e la cultura. Il racconto utilizza le dinamiche familiari come mezzo per esplorare il lato oscuro della criminalità che si è infiltrata nella nobiltà, ormai impoverita, della campagna inglese con dovizia di primi piani, slow motion e rapidi cambi d’inquadratura. Gli autori, il regista e lo showrunner, mantengono viva l’attenzione degli spettatori grazie al piacevole humour tipicamente British trasversale a tutta la serie. La trama si snoda su più piani temporali e dimensioni spaziali ben articolate tra di loro, la recitazione è impeccabile e la fotografia curatissima. La raffinatezza narrativa e visuale, sono strumenti che utilizzano una comunicazione paradossale per mostrare i pericoli che si corrono nel fare affari con la malavita, nonché la drammaticità del non poter più uscire dalla rete criminale, se non con la morte.

 

Nell’intero arco narrativo della serie Tv , l'unica ad avere un continuum e una coerenza interna al personaggio e alle vicende narrate, è Susan “Susie” Glass. Se non fosse per il plot originario The Gentlemen (2019) scritto e diretto sempre Guy Ritchie, realizzato come film e nettamente incentrato su personaggi maschili, la Serie Tv avrebbe dovuto essere più propriamente intitolata The Lady. Rispetto ad altre produzioni, l’autore e regista che sceglie attrici note al grande pubblico e talentuose, The Gentlemen è un raro esempio di una bella sceneggiatura scritta pensando alla centralità di una donna del Ventunesimo secolo, femminista, emancipata, sicura e in cerca di libertà. Susan ha studiato per realizzare un proprio desiderio e per affrancarsi dalla famiglia. Quella che dovrebbe essere, secondo la volontà del padre, una copertura per gli affari criminali della famiglia, è invece il vero Sé del personaggio.

 

 

Susie è presentata come una donna stoica e arguta, il cui potere risiede nella sua capacità di avere buonsenso e capacità di pensiero, pragmaticità e stile, in un ambiente dominato da uomini avidi, closed-minded, violenti e brutali. Sempre composta, raramente mostra la propria emotività che si può scorgere da uno sguardo o una leggera mimica faciale. Da autentica Lady, indossa perennemente un rossetto dal colore rosso acceso e tacchi alti. Su Susie s’incentra quasi totalmente la seconda metà della serie, che la vede brillantemente giocare tra libertà personale e costrizione familiare.

A differenza del Duca Edward, personaggio fedele al ruolo assegnatogli, Susan ha lo spazio e la possibilità di mostrare le increspature e sottili linee di cesura, i conflitti interni del suo essere una donna pensante in un mare di uomini bruti, capaci del solo pensiero criminale. Le sue fragilità e originalità (oddity) sono mostrate man mano che Susan chiede di autonomizzarsi, crescere e di poter cambiare vita. Con lo svilupparsi della storia e la frequentazione tra Eddie e Susie, non è solo un piacere per gli occhi e per l’esplicita piega romantica trattenuta e che stenta a manifestarsi anche alla coscienza dei due protagonisti. Infatti, è evidente che tra il Duca e Susie c’è una chimica speciale. Il tira e molla della loro situazione, è uno degli aspetti che rimandano costantemente un’impressione “salvifica” nello sviluppo della storia personale dei personaggi che si trovano in contesti che non hanno scelto. Entrambi sono stati trascinati dalle proprie famiglie, per lignaggio o per ius sanguinis. Le scene in cui Susie si trova a tu per tu con Eddie, con il padre o con loschi figuri che popolano la serie Tv, sono sempre piacevoli e ironiche, benché velate da una nota malinconia, presente in tutti i personaggi per ragioni diverse.

 

 

The Gentlemen raggiunge picchi di pura arte recitativa e di rappresentazione metaforica delle relazioni umane, quando si addentra nelle dinamiche di potere tra Susie ed Eddie, la loro battaglia per il controllo dell'uno sull'altro e la gestione sul business. Eddie per allontanarsene al più presto e Susie ugualmente, ben sapendo che aggirare le regole della malavita e uscirne richiede tempi lunghi ed una strategia forte, faticosa e spesso dolorosa.

Certamente, The Gentlemen ha anche dei punti di debolezza, soprattutto nel non esplorare più accuratamente la psicologia della corolla dei personaggi che costruiscono la storia, sacrificando una parte dello scandaglio psicologico al ritmo incalzante di ogni puntata. Piccole cadute si ravvedono anche nel viraggio dei dialoghi (da fumetto noir) in alcune scene, che vedono al centro dell’azione Lord Frederick "Freddy" Horniman (Daniel Ings), fratello di Eddie, che sembrano concedere anche troppo al gusto pulp con qualche guizzo splatter.

 

La serie ha la sua forza nella parola, che da scritta diviene declamata attraverso l’interpretazione dei molti attori capaci e con il physique du rôle. I giochi di parole ben doppiati in italiano e i diversi piani descritti attraverso i diversi stili linguistici, accenti e un variegato vocabolario: lo stile affettato dei nobili, il linguaggio cockney dei gangsters, il tipico accento degli Irish Travellers. Ogni personaggio e situazione sono sottolineati da sfumature o differenze che rendono molto piacevole e intuitivamente comprensibile, la serie tv in lingua originale.

Poteva essere concesso più tempo per mostrare la progressiva trasformazione interiore di Susan che sente la parte segreta di se stessa inconsciamente rispecchiata e sostenuta dai principi etici e dalla forza interiore di Edward. Il Lord e Ufficiale, sotto la rigida formalità a cui si sente tenuto per rango e per mantenere la giusta distanza da un mondo che disprezza intimamente. Edward s’interroga sulla natura della malavita, sui modi in cui sia possibile subire il suo fascino o esservi trascinati: il fratello maggiore Frederick “Freddy” Horniman (Daniel Ings) poiché dipende dalla cocaina, i Ward famiglia di Irish Travellers (Will Backer, Leah McNamara, John Connors) per marginalità e stigma sociale. Altri nobili caduti nella rete dei gangsters narcotrafficanti, poiché incapaci di difendersi e chiedere aiuto o come la madre di Edward, Lady Sabrina (Joely Richardson) poiché prigioniera del segreto che la unisce al guardiacaccia Geoff Seacombe (Vinnie Jones), padre naturale della figlia Charlotte “Charly” Horniman (Jasmine Blackborow).

È proprio Charly, che diviene personaggio di rilievo nelle ultime due puntate, è un’artista squinternata che introduce il tema del potere salvifico dell’amore e della presenza (la costanza dell’oggetto buono) ricevuti da Geoff. L’arte che è viva e creativa in lei non può essere espressa ma solo trasformata, come da tradizione familiare, in un titolo di studio da appendere tra i trofei di famiglia. Apparentemente accondiscendente, sarà proprio quell’esperienza estranea a se stessa, che la porterà a inseguire il suo sogno di essere madre e a tornare per vivere da donna libera, accanto ai suoi affetti, nella tenuta di famiglia.

Charly, giovane donna di poche parole, mostra a Susie come si possa autenticamente essere se stesse, per quanto strane agli occhi degli altri, infrangere le regole familiari, scegliendo la ricerca della verità e di un futuro diverso.

 

Susie è il personaggio femminile in primo piano e al centro della narrazione, potente nei suoi silenzi, tagliente nelle sue affermazioni, interessante sebbene a tratti violenta, come tutti gli altri malavitosi anche se con modi formalmente eleganti. Il male è multiforme, a differenza delle serie tv come Narcos e Griselda, in The Gentlemen si manifesta sotto le mentite spoglie di un’apparente first lady. Susan è la persona più intelligente, solo Edward può tenerle testa, a mano a mano che apprende da lei nuovi modi di guardare alla realtà e di vivere nel mondo. L’elegantissima Miss Glass sa quando tacere e quando parlare, sa osservare e pensare. Anche per questo lo spettatore ha l’impressione che possa trovare il modo per uscire dalla “lobby criminale” governata dal padre, senza pagare con la vita.

Se neanche Susie può, allora non c’è né libertà né possibilità di ravvedimento o redenzione per nessuno. La serie si chiude proprio su questa domanda, se uniti da un sentimento ancora inconfessabile Edward e Susan potranno sottrarsi insieme al narcotraffico e la tenuta tornare ad essere fertile e produttiva alla luce del sole. La serie lascia in sospeso se conoscere un altro mondo, altre realtà, potranno sostenere il desiderio di Susan, trasformare la disonestà in altruismo e redimersi da una vita trascorsa tra malaffare e violenza, riabilitandosi e interiorizzando l’etica dei diritti e della libertà.

 

 

Titolo originale: The Gentlemen

Paese di produzione: Gran Bretagna e Stati Uniti d’America

Anno: 2024

Regia: Guy Ritchie

Soggetto: Guy Ritchie, Ivan Atkinson, Marn Davies

Fotografia: Alan Stewart

Musiche: Christopher Benstead

Cast: Theo James, Kaya Scodelario, Daniel Ings, Joely Richardson, Vinnie Jones, Jasmine Blackborow, Giancarlo Esposito, Ray Winstone, Will Backer, Leah McNamara, John Connors, Harry Goodwins.

 

 

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